giovedì 13 dicembre 2012

Le separazioni separano sempre una parte dell'anima



Le separazioni separano sempre una parte dell’anima.

Credevate fosse una passeggiata. Il vostro rapporto logorato da tempo, che non vi faceva più provare emozioni, immancabilmente il momento in cui decidete di uscire da quella porta, inizia a far male.

Diciamocelo pure, ogni cambiamento porta con se una dolorosa consapevolezza, con la quale prima o poi avresti dovuto fare i conti. 

Di chi sto parlando? Scrivo a tutte e a nessuna di noi. Chissà se mi leggi tu che trascorri le tue notti insonne a chiederti perché, oppure Tu che dopo aver dato la buonanotte ai tuoi bimbi, lasci che le lacrime sgorghino impetuose. E poi vedo Te, dietro a quello sguardo di apparenza in mezzo a una folla, mentre la notte in quel letto matrimoniale ti senti sola e persino le lenzuola non riescono più a scaldarsi, ed è già l’alba. Leggo anche te, china sul tuo lavoro, permeata da tutto ciò che non ti faccia pensare che la tua vita sta cambiando, quando quel passo che ti terrorizza già lo hai fatto da tempo. Tu invece spavalda 'mangiatrice' di uomini, 'incapace' tenderti stretto persino il tuo, quando continui a giustificarti inutilmente, dicendoti che non ‘eri fatta’ per l'Amore. 
Sappi che tutti ci innamoriamo, presto o tardi quelle farfalle aleggiano in fondo al ventre di chiunque. Risalgono leste, fino a farci estasiare, tolgono vista, olfatto e dolore, finché un giorno, con un singolo battito d’ali volano via, portando con se l’unica parte che avrebbero dovuto lasciarti, il Cuore.

Chiunque tu sia, consapevole e indaffarata, sognatrice e inesperta, audace e perseverante, in questo momento della tua vita trascorri le tue giornate in balia di ondeggianti emozioni, discordanti tra loro.
Ed è Confusione. Arriva  sempre quando guardi oltre i momenti per evitare di osservarli dentro. Ed eccoti ad elemosinare certezze da ogni dove. Credi di aver fallito in uno degli ambiti più importanti della vita, e ogni carezza la trattieni avidamente, da amici, parenti e sconosciuti, ma a volte si rivela un destabilizzante gioco al massacro, in cui inizi a perdere più di ciò che trattieni. E sono lacrime quelle che scendono, troppo salate per poterle assaporare, per poterle visualizzare, consapevolizzare. Ed ecco che fuggi di nuovo, da te, dalla tua situazione, dalla confusione e questa imperterrita si ripresenta più rabbiosa e inferocita di prima. 

Devi spezzarla questa sequenza malsana di eventi. Devi fermarti e guardare dal ciglio di un monte, solo così la visuale sarà limpida e allora si che scorgerai la luce, che dai pendii risale fino al tuo volto. Allora lì potrai guardarti dentro. In quel momento, in cui l’unica carezza di cui avrai bisogno sarà quella di te stessa. Ad amare c’è sempre tempo, verso se stesse.. deve essere una costante.

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