giovedì 31 marzo 2011

Una Mamma


Una mamma prima è per nove mesi una donna che dentro di sé ha due cuori; poi per tutta la vita è una donna che osserva l'altro suo cuore vivere e crescere nel corpo di suo figlio.
Una mamma non nasce mamma, lo diventa.
Una mamma piange ridendo e canta soffrendo.
Una mamma guarisce i graffi e le ferite con una carezza magica.
Una mamma è un posto caldo dove trovare sempre un abbraccio.
Una mamma è qell'odore di buono che ti fa tornare bambino.
Una mamma è chi ti lascia andare anche se vorrebbe tenerti stretto a sé.
Una mamma è una canzone nella notte.
Una mamma è una ninna nanna speciale.
Una mamma è uno sguardo che non ha bisogno di parole.

sabato 12 marzo 2011

Aspettando le Leggi che NoN ci Sono direttamente dall'Isola che NoN C'è



Aspettando le quote rosa, non dimentichiamoci che:

è stata cancellata la legge che impediva le dimissioni in bianco per le donne tutelando così eventuali maternità. Cancellato il fondo per i nidi; tagliato quello per le politiche sociali e per le politiche della famiglia, per la finanza d’impresa. Non ci sono più i comitati per le pari opportunità nei luoghi di lavoro e siamo passate da un età pensionabile di 55 anni a non prima del 65.
Perciò il momento in cui deciderete di cambiare lavoro fatevi quattro calcoli sui vostri ritmi biologici ed eventuali bisogni fisiologici che a molte di noi affiorano, perché non tutti saranno cosi felici di tenervi con un pancione stile mongolfiera e le loro toilette occupate a causa delle vostre nausee persistenti. Finiti i 9 mesi, siamo donne e come tali non solo mamme, perciò ritorniamo in forma come prima, persino i nostri ormoni ce lo dicono; 

giovedì 10 marzo 2011

Il vero significato di una GDM sta nelle piccole cose


Eccola una di quelle giornate in cui la parola “odio” viene ripetuta così tante volte dalla mia mente da sembrarmi quasi amichevole a fine serata. Oggi “odio” il tutto e il nulla, oggi come direbbe una mia amica è una giornata di m***a, meglio profilata nel suo status facebook come GDM. Questa è una di quelle mattinate in cui ci impieghi più di 40 minuti a fare alzare tua figlia dal letto, farla vestire, punzecchiarla davanti al lavello per farle capire che se continua a fissare lo specchio i denti non si laveranno da soli. Una di quelle mattine in cui capisci che il primo vaffa se lo beccherà tuo marito già solo da come ti guarda attonito da chi sa che sta per sbagliare qualcosa ma ancora non sa bene cosa. Quei giorni dove quando finalmente riesci ad uscire di casa, ci impieghi 5 minuti di orologio per prendere l’ascensore, 10 minuti per portare fuori dal garage l’auto, grazie alla nonnina di turno che proprio questa mattina accompagna di nipotini a scuola, mentre da dentro urli a gran voce:”signoraaaaaaaaAAAAAA non sono in ritardo solo io, lo è anche lei, vuole salire quella rampaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaAAAAAAAAAAAAAA, la prima, metta la primaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaAAAAAAAAA".

giovedì 3 marzo 2011

Chiuso il vecchio libro delle "fiabe" ci si affaccia alla realtà

Dal magico Mondo fatato ai privè delle più famose discoteche italiane, sono da valutare i presupposti mentali con cui ci si accosta a determinate "fiabe", al di là delle proprie scelte di vita e di una mancanza di morale. Avere un bel seno non ci conferisce l'onere di oltrepassare un semaforo rosso. Oggi la mia breve riflessione parte da un Articolo di: Il Fatto Quotidiano

Vie del centro storico, negozi d’alta moda, abiti e accessori necessariamente griffati e conquiste facili; conquiste di ogni tipo, quelle che da bambine ci sottolineavano con la puntuale frase: “smettila di fare i capricci”. Quelle pretese a volte tornano, con l’età si ingigantiscono e se ad avanzarle sono quei due occhioni, non più ingenui, posti su un corpo ben proporzionato, possono essere soddisfatte per mano di un “papi” adottivo. Ed è questo ciò che oggi le giovanissime conoscono!?! In realtà questo è ciò che vedono, una buona parte del Mondo in cui disgraziatamente vivono ma fortunatamente non sempre ciò che scelgono di fare proprio. 

mercoledì 2 marzo 2011

Bambini e Vacanze: ecco il vademecum per mamme allo sbaraglio



In arrivo o già pimpante che grida dal suo lettino, un bimbo in casa è un bel da fare, tanto che si arriva sognando le future vacanze estive, spesso allo stremo delle forze. A volte pur essendo ancora in congedo di maternità i ritmi non sono quelli di una giornata trascorsa accanto ad un ombrellone. Allora eccole le mamme sognanti, sperare in quel dolce far nulla... beh... detto così non è  che sia proprio corretto, perché un bimbo urlante in vacanza rimane  sempre un bimbo urlante, ciò che cambia è la tua pazienza da madre, che il primo giorno di ferie sembra aver superato di gran lunga la soglia della lucidità mentale e il giorno dopo si azzera il tutto,  conferendo alla tua psiche un nuovo start!

Allora eccoci qui mamme, tutte intente a smanettare sul computer  per trovare l'offerta migliore, il tipo di viaggio idoneo, la meta da scoprire. Chi inizia ora chi tra qualche mese, certo è che ho imparato con la prima bimba che i viaggi last minute te li puoi permettere:
1)      Se hai un figlio e sei sotto i 25 anni, arzilla e fresca da non scazzarti per nessun inconveniente  di percorso; punto che ho sempre seguito con mia figlia maggiore.
2)      Devi esser molto lucida da poterti permettere di snervarti a pochi giorni dalle ferie,, senza perdere il controllo a 30°C all’ombra, finché non riuscirai a mettere il tuo fondoschiena e il suo con tanto di pannolino su quel benedetto treno, aereo, o qualsiasi mezzo di locomozione serva per condurvi in vacanza.
3)      Avere la carta jolly dei nonni e la loro tanto amata casa al mare, in montagna, in campagnao in qualsiasi altro posto che non sia il luogo dove sei chiusa da circa 350 giorni.

martedì 1 marzo 2011

Sono Donna anche senza il titolo di femminista o di educatrice di maschilisti


Quando i maschilisti si discolpano e quando le femministe urlano allo scandalo, le vie di mezzo sembrano un’utopia. Per di più negli ultimi mesi per molti sei una femminista incallita se tratti argomenti di interesse femminile, sei una menefreghista vicina al maschilismo se non ne tratti, quando tu semplicemente vorresti dare del TUO, in quanto essere pensante e con una propria personalità.

Certo è che a volte l’ira femminile alcuni uomini se la tirano proprio.
Sei una Donna? 
Allora stai attenta che potresti, secondo alcuni, essere motivo di violenze e soprusi.

Oggi fermentano sul web siti, blog, link e pagine di social networks dove vengono riportate le dichiarazione del fotografo Oliviero Toscani e del monsignor Bertoldo.  Il Mondo è un’eterna scoperta, ancora di più alcune persone che lo popolano. Io rimango allibita difronte ad affermazioni di una certa assurdità; così mentre per il seguace di un Dio che portò al suo fianco figure come quelle della Maria Maddalena, "sono le donne che inducono in tentazione i loro stupratori facendo più vittime dei preti pedofili”;