In arrivo o già pimpante che grida dal suo lettino, un bimbo in casa è un bel da fare, tanto che si arriva sognando le future vacanze estive, spesso allo stremo delle forze. A volte pur essendo ancora in congedo di maternità i ritmi non sono quelli di una giornata trascorsa accanto ad un ombrellone. Allora eccole le mamme sognanti, sperare in quel dolce far nulla... beh... detto così non è che sia proprio corretto, perché un bimbo urlante in vacanza rimane sempre un bimbo urlante, ciò che cambia è la tua pazienza da madre, che il primo giorno di ferie sembra aver superato di gran lunga la soglia della lucidità mentale e il giorno dopo si azzera il tutto, conferendo alla tua psiche un nuovo start!
Allora eccoci qui mamme, tutte intente a smanettare sul computer per trovare l'offerta migliore, il tipo di viaggio idoneo, la meta da scoprire. Chi inizia ora chi tra qualche mese, certo è che ho imparato con la prima bimba che i viaggi last minute te li puoi permettere:
1) Se hai un figlio e sei sotto i 25 anni, arzilla e fresca da non scazzarti per nessun inconveniente di percorso; punto che ho sempre seguito con mia figlia maggiore.
2) Devi esser molto lucida da poterti permettere di snervarti a pochi giorni dalle ferie,, senza perdere il controllo a 30°C all’ombra, finché non riuscirai a mettere il tuo fondoschiena e il suo con tanto di pannolino su quel benedetto treno, aereo, o qualsiasi mezzo di locomozione serva per condurvi in vacanza.
3) Avere la carta jolly dei nonni e la loro tanto amata casa al mare, in montagna, in campagnao in qualsiasi altro posto che non sia il luogo dove sei chiusa da circa 350 giorni.
Perciò a meno che tu non sia una “seguace” di uno di questi tre punti, converrai con me che da qui a due mesi ti toccherà iniziare con i giretti, prima innocui, sui siti turistici, poi più assidui, fino a diventare i tuoi compagni della pausa snack. Spesso anche le agenzie di viaggi che si incontrano sulla strada diventano improvvisamente visibili ai nostri occhi e di punto in bianco ci si ricorda anche della nipote di quella zia di tua nonna, che avrai visto si e no 10 volte da ragazzina, che però ora lavora presso un tour operator e chissà se qualche dritta riesce a dartela, in fin dei conti, sempre sangue del tuo sangue è!!!
Allora mi trovo intenta davanti a un motore di ricerca che oggi mi sembra una sfinge da sfidare più che una semplice pagina web. Inizio gettando nel calderone tutto ciò che mi viene in mente: vacanze e pannolini, creme solari massima protezione, scogli o dune sabbiose, montagna e alta pressione o lago e aria campagnola, igiene, vaccini, pappe, svezzamento, latte materno, vaccino, in polvere, preso in prestito...AAAAAAARGHHHH….un vero minestrone per GOOGLE questa mattina e un unico CLICK!! Ore di ricerca e ne è usce fuori il mio vademecum, che credo sia troppo troppo soggettivo e spesso pure esagerato, a detta di chi mi conosce, perciò l’unico modo per darvi, darci e darsi tutte insieme una mano, mamme allo sbaraglio, è quello di gettare i punti cardini per costruire ognuna il proprio VADEMECUM. Proviamo?
- Componenti della famiglia che partiranno. Mi spiego meglio: andare a scovare la caletta in mezzo alle dune rocciose con vostro marito che tiene un bimbo di 3 anni ha un suo perché, da sole sicuramente sarebbe più difficoltoso e la maggior parte preferirà la spiaggetta meno addentrata nella natura ma con un cammino più agevole.
- Bimbi: quanti sono e quale età hanno!! Personalmente mi trovo a dover organizzare una vacanza che vada a genio per una ragazzina, che ama definirsi “preadolescente” di soli 10 anni e una neonata che avrà appena 4 mesi il giorno della partenza; sto imparando dalle ultime ricerche on the web che ogni età ha le sue prerogative da rispettare in una vacanza, sempre se vuole andare fisicamente e psicologicamente in vacanza anche la mamma! Aspetto che reputo essenziale.
- Periodo di tempo in cui si svolgerà la vacanza: giustamente giugno non è luglio nè tanto meno agosto o settembre; per non parlare di maggio…io partirei subito a maggio, ditelo a mia sorella, si sparerebbe causa “mortorio”, che io invece interpreto come “pace”. Inoltre cinque giorni non sono quindici e la monotonia affligge anche i bimbi più scalmanati, perciò è da valutare, a meno che non sia insito in noi o in chiunque ci accompagni in questa fantastica avventura, il gene “dell’animatore Valtur”, come fortunatamente ha mio marito.
- Aspetti essenziali che le possibili mete devono assolutamente avere, quelli che dovrebbero avere ma di cui possiamo fare a meno in caso non ci fossero e dulcis in fundo quelli che non dovranno esserci per nulla, neanche se fosse Anthony Robbins a venderci il pacchetto vacanza di persona.
Definito questo, le ricerche saranno sicuramente meno dispersive; molti siti specifici sull’argomento bimbi e vacanza delineeranno al meglio le particolarità di ogni vostra azione successiva: per esempio ho scoperto che ci sono anche liste pre-fatte per non dimenticare nulla nel momento in cui si prepara la propria baby-valigia. Insomma da qui in poi il passo è semplice per qualsiasi mamma, anche la più scoordinata difronte ad internet; l’importante è non perdere di vista i punti essenziali che ci definiscono cosa vogliamo e cosa non vogliamo, evitando cosi falsi abbindolamenti davanti a villaggi all inclusive, a paesaggi mozzafiato o a offerte economiche ma decadenti e lontane dai nostri presupposti. Sapere quel che si vuole, averlo anticipatamente definito, porta il lavoro a metà dell’opera.
Io dove andrò? Il mio vademecum mi ha portato a valutare alcuni luoghi, ma quello che mi ha affascinato di più è….. (se andrà in porto vi allegherò direttamente una cartolina!)
Buon VADEMECUM a tutte!
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