Tutto è iniziato perchè mia nonna domenica ha deciso di rifilarmi un vecchio abito di mia madre, un vestitino anni ’70 di quando ancora era una signorina.
-Non è della mia taglia, magari ti sarà sfuggito ma sono all’ottavo mese di gravidanza e giusto su una gamba potrei indossarlo!-
-TEGLIA? TI DO UNA TEGLIA PER PORTARTI VIA LE POLPETTE.
.No nonna, non teglia, ho detto taglia.. TAGLIAAAAAAA!!!
Sono tornata a casa con mezza teglia di polpette e un vestito che forse non metterò neanche dopo il parto, bavaglini, tovaglioli, canavacci e molto altro ancora.
Andare da mia nonna significa partire dal garage avendo un portabagagli vuoto e tornarci con una montagna di cose da scaricare.
Taglia-teglia…e un semplice qui pro quo è bastato a farmi ritornare alla mente un gruppo aperto su facebook in cui mi sono imbattuta giorni fa. “Autostima femminile sotto lo zero durante la pubblicità di Intimissimi”, più di 18000 iscritti in meno di due giorni. Che dire: siamo cosi complessate o abbiamo un assoluto bisogno ironizzare su ciò che la società ci propone come canone estetico?