8:26 tra meno di 5 minuti suonerà la campanella della scuola di mia figlia e davanti a me chi ti trovo, la classica signorotta borghese che ha deciso di sostare in mezzo alla strada per far scendere dall’auto che le ha regalato il marito ma che ancora non sa giudare, l’intera carica dei 101: l’amica, il figlio, il secondo figlio, un altro figlio ancora e un bassotto; tutto questo con una lentezza smisurata, cadenzando su quel tacco 12 esagerato di prima mattina, non curante del tempo che scorre e di noi poveri sventurati rimasti intrappolati su quella viuzza a causa della sua inettitudine. Finalmente riesco a parcheggiare e a far correre nell’atrio la mia bimba, che ormai abituata ai miei ritmi sembra una maratoneta oltrepassato lo start.
Avviandomi verso il parcheggio rivedo la mamma tacco 12, ma senza la sua carica dei 101, fatta eccezione per il bassotto che guarda in basso sconfortato. Lei intenta in un discorso tutto cultura, sfoggia il suo completino griffato, su quegli altissimi tacchi che la mattina non potrei mettere neanche volendo, vista la mia scarsa coordinazione fino alle 12:00.
Mi guardo intorno e vedo che non è l’unica, davanti a quel cancello ci sono tante piccole Barbie, tutte perfette, vestite a puntino e con grandi occhiali scuri, anche se fuori quasi piove; chissà forse non avranno il trucco, ma che dico, appena tolti gli occhiali, anche l’ultima ciglia è finemente colorata; ma loro li tengono allo stesso modo di come mia figlia tiene il cerchietto quando decide di essere “alla moda”, con la funzione di NON tenere i capelli ma si avere un fiocchetto sulla testa.
Mi guardo intorno e vedo che non è l’unica, davanti a quel cancello ci sono tante piccole Barbie, tutte perfette, vestite a puntino e con grandi occhiali scuri, anche se fuori quasi piove; chissà forse non avranno il trucco, ma che dico, appena tolti gli occhiali, anche l’ultima ciglia è finemente colorata; ma loro li tengono allo stesso modo di come mia figlia tiene il cerchietto quando decide di essere “alla moda”, con la funzione di NON tenere i capelli ma si avere un fiocchetto sulla testa.
Tornando alla mia cara mamma mi chiedo: se per parcheggiare e far scendere 4 persone + 1 cane ci mette ben 4 minuti di orologio, per 1 trucco e parrucco del genere + scelta di 1 abito e 1 paio di scarpe, a che ora si alzerà la mattina?
Le trovo fantastiche queste donne, sempre perfette, sempre con 1 ora libera da trascorrere davanti al portone della scuola dei propri figli, inconsapevolmente presenti nei loro compiti e puntuali al suono della campanella. Sono delle vere woMUM, lavorano, puliscono casa, accudiscono i loro figli, portano a spasso il loro cane e sono amorevoli con i loro mariti. Mi ricordano tanto il film “La donna perfetta” con Nicole Kidman, solo che qui non c’è un “ciack si gira” e non ci sono truccatori e parrucchieri che sbucano ad incipriargli il naso tra una scena e l’altra, qui le case non sono pannelli smontabili e i cani nella realtà lasciano peli e spesso anche odori poco signorili. Eppure eccole, perfette come nelle riprese di Franz Oz.
Da “la fabbrica delle mogli” a “la donna perfetta” fino ad arrivare alla scuola di mia figlia noto che sono proprio una mamma trasandata nel mio jeans premaman, con il mio cappottino nero, cappello copri capelli arruffati e le scarpe maschili all’inglese. Io che gli occhiali li tengo solo se c’è il sole o se le borse che porto quella mattina non sono nelle mie mani ma sotto i miei occhi. Io che litigo col trucco e alle 7:00 a mala pena riconosco la mia immagine riflessa nello specchio; che se devo tornare a casa accompagno mia figlia con una maxi tuta anti-femminilità. Io che posso entrare a far parte del gruppo facebook: “Marzian-Mum di fronte alle elementari”, mi chiedo proprio come ci riescano.
Alla fine del film si scoprono dei robot.... ma alla fine della realtà?!?
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